Dal 2021 abbiamo dato inizio ad una sottoscrizione annuale di un pacchetto di nuovi alberi, piantumati in zone svantaggiate del pianeta che hanno pertanto un
duplice obiettivo:

• Aiutare le comunità locali con piante per il consolidamento del suolo, la riforestazione dell’area e un ausilio alimentare anche significativo.
• Il secondo obiettivo è quello di compensare le emissioni prodotte dalla nostra attività ed attualmente stimate intorno ai 55.000 kg di CO₂ /anno.

Ad oggi abbiamo favorito la semina e piantumazione di 86 alberi, attentamente selezionati che, una volta cresciuti ed adulti, saranno in grado di sequestrare oltre
4.466 kg di CO₂ all’anno. Ovviamente ci vorrà tempo, anni ed ovviamente non ci fermeremo qui. Il nostro programma prevede acquisti annuali, fino al 2030, data in cui dovremmo essere a regime e garantire la compensazione di oltre 100 tonnellate di CO₂ all’anno, ben al di là delle nostre emissioni previste per quella data.

A breve saremo quindi carbon neutral e da lì a qualche anno, carbon negative. È vero e non vogliamo nasconderci dietro al greenwashing il carbonio sequestrato dalle piante non svanisce nel nulla, viene semplicemente tolto dall’atmosfera e stoccato nella parte legnosa del tronco, pronto per essere rilasciato nel momento in cui l’albero viene tagliato e bruciato o semplicemente lasciato decomporre dai processi naturali una volta morto, ed è per questo motivo selezioniamo alberi come i baobab, che hanno vita lunghissima, o alberi come la papaya e l’avocado che pur meno longevi, rendono un grande contributo alle comunità locali in termini di autonomia alimentare.

Madagascar 2020

Canada 2021

Madagascar 2022